GIORDANIA – La città di SALT candidata al riconoscimento di sito patrimonio mondiale Unesco

GIORDANIA – La città di SALT candidata al riconoscimento di sito patrimonio mondiale Unesco

Giordania UNESCO

La Giordania ha recentemente inviato la candidatura del sito di Salt all’inserimento nell’elenco dei siti patrimonio mondiale dell’Unesco.

La città, che dista circa 30 km da Amman, In passato fu considerata un importante insediamento in posizione strategica sulla rotta commerciale tra Occidente e il Deserto Orientale.

Nel corso dei secoli Salt subì il dominio di numerose civiltà, fra cui Romani, Bizantini e Mamelucchi.

Durante il periodo ottomano Salt ebbe il maggior sviluppo, poiché vi venne insediata la base amministrativa regionale, diventò una città commerciale, ed è stata residenza di molti ricchi mercanti che hanno costruito le loro case mescolando stili locali ed occidentali. In genere questi imponenti edifici di calcare giallo presentano tetti a cupola, cortili interni e le tipiche alte finestre ad arco. Quando poi Amman divenne la nuova capitale dell’Emirato di Transgiordania, iniziò il declino della città di Salt, ma queste case rimangono a testimonianza di quei tempi floridi.

Salt è considerato un sito di interesse anche dal punto di vista religioso. La città ospita, fra le altre, la Tomba di Giobbe, una delle prime figure patriarcali della Bibbia, e il santuario del profeta Jethro, il suocero di Mosè, così come le tombe di due figli di Giacobbe: Jad e Asher.

GIORDANIA – Lawrence D’Arabia

GIORDANIA – Lawrence D’Arabia

Giordania

Uno dei personaggi più ricorrenti durante un viaggio in Giordania è senza dubbio Thomas Edward Lawrence, meglio conosciuto come Lawrence d’Arabia.

Nato in Galles nel 1888, già dai tempi del college intraprese diversi viaggi in Medio Oriente, visitando la Palestina, la Giordania, la Siria e l’Egitto. Nel 1914 venne arruolato al servizio cartografico dell’esercito inglese in Egitto, per poi passare all’intelligence militare e politica.
Il suo principale incarico fu quello di occuparsi dei rapporti con gli Arabi come ufficiale dei servizi segreti britannici ma nel 1916 dopo essere entrato in stretto contatto con il principe arabo Faysal come ufficiale di collegamento, prese a operare con l’incarico di fomentare la Rivolta Araba contro gli occupanti turchi, alleati con i Tedeschi.

La prima importante vittoria, Lawrence la conseguì il 6 luglio 1917 con la conquista del porto di Aqaba, sul Mar Rosso. La sua base operativa da cui partì con la spedizione fu il deserto del Wadi Rum.
Nel dicembre 1917, diventato ormai per tutti “Lawrence d’Arabia” e al comando del contingente arabo, partecipò all’ingresso trionfale delle forze anglo-arabe a Gerusalemme e successivamente alla conquista di Damasco nell’ottobre 1918 insieme al generale Allenby, capo delle forze britanniche in Medio Oriente.
Questa fu la sua ultima operazione importante, infatti nel dopoguerra Lawrence visse un periodo di inquietudine. In effetti oltre ad aver combattuto con grande fierezza e aver conquistato la fiducia degli arabi, un po’ ambiguamente seguì allo stesso tempo gli ordini del comando britannico.

Ebbe quindi forti sensi di colpa quando alla Conferenza di pace di Parigi nel 1919, il Medio Oriente e i popoli arabi vennero messi ai propri servizi da Inglesi e Francesi.

Era anche un personaggio molto orgoglioso e ambizioso e con il desiderio di diffondere il proprio mito, nel 1919 Lawrence aveva iniziato a stendere le sue memorie di guerra, che vennero pubblicate nel 1926 con il titolo “I sette pilastri della saggezza”.

Morì nel 1935 a causa di un grave e ancora misterioso incidente motociclistico.

BEYOND by MAGIC TRAVELS

BEYOND by MAGIC TRAVELS

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Di fronte al crescente desiderio di autenticità, spazio e consapevolezza per il turismo sostenibile, Magic Travels ha deciso di segnare una nuova svolta verso viaggi eco-responsabili ed etici, dopo un primo passo avviato dalla creazione dei Magic Camps (campi tendati eco-chic negli Emirati e in Oman).

Questa nuova svolta ha un nome: BEYOND by Magic Travels.

“Beyond”: oltre i classici tour, oltre i sentieri battuti e oltre le esperienze di viaggio generalmente offerte fino ad ora.

Questo nuovo brand, offrirà tour eco-responsabili nelle 5 destinazioni in cui Magic è presente con i propri uffici: Emirati Arabi, Oman, Giordania, Armenia e Georgia.

Ma perché BEYOND? Perché l’obiettivo di questa nuova produzione, che sarà inizialmente rivolta ai clienti individuali, sarà quello di portarli “oltre” i circuiti classici e non solo di offrire viaggi “avventurosi” al di fuori dei sentieri battuti, ma anche intense esperienze volte a favorire l’incontro con le comunità locali.

I programmi BEYOND saranno accessibili sia ai principianti che agli avventurieri esperti, alla ricerca di significati, o semplicemente di avventura ed emozioni.

Vengono promossi interscambi sociali e culturali attraverso tante esperienze originali e insolite per viaggi responsabili e autentici.

Porte chiuse si aprono per offrire incontri unici, per scoprire luoghi fino ad ora inaccessibili ma soprattutto per raccontare la vera storia del Paese. Quando il viaggio non è più una semplice meta ma un’immersione.

In un approccio di turismo responsabile, tutti i programmi sono creati da un team di appassionati con il pieno rispetto delle popolazioni locali e dei loro ambienti.

BEYOND, where the MAGIC happens!

GIORDANIA – Rum Farm

GIORDANIA – Rum Farm

Giordania

La Rum Farm è una fattoria situata nella valle del Wadi Rum in Giordania, vicino al confine con l’Arabia Saudita. E’ stata fondata nel 1986 e si estende per circa 2000 ettari di terreno nel bel mezzo del deserto.

Più nello specifico questa valle è chiamata “Valle della Luna” ed è una zona molto arida, con pochissime precipitazioni annuali e rada vegetazione.

Zone di sabbia rossa si alternano a montagne di granito ed arenaria, con gole, caverne, archi naturali…tutto si direbbe tranne che sia una terra fertile in cui poter produrre e coltivare qualcosa. Eppure le regioni desertiche di Israele e Giordania sono da anni oggetto di numerosi progetti agricoli, quindi con il coinvolgimento di alcuni beduini locali anche qui sono iniziate delle attività che iniziano ad avere successo.

Si è infatti scoperto che sotto il deserto del Wadi Rum vi è una grande falda acquifera e che garantisce gran parte dell’approvvigionamento idrico di tutta la nazione. L’acqua viene quindi presa dalla falda sotterranea, a 30-400 metri di profondità e irriga 78 ettari di campi circolari, una tecnica che funziona molto bene.

Rum Farm è oggi una fattoria specializzata nella coltivazione di prodotti come ortaggi, cereali e foraggio, melanzane, cavoli, fichi e melograni, patate, zucca, pomodori. Le colture vengono coltivate utilizzando tecniche speciali di irrigazione e un metodo che si dice essere in uso fin dai tempi antichi dagli Egizi e i Nabatei.

GIORDANIA – La scoperta di Petra

GIORDANIA – La scoperta di Petra

Giordania Petra

Petra è città patrimonio dell’umanità UNESCO ed è stata dichiarata una delle sette meraviglie del mondo. E’ sicuramente il sito più rinomato e visitato della Giordania e motivo principale del viaggio in destinazione.

E’ molto interessante anche conoscere come questa bellezza sia stata scoperta e consegnata alla conoscenza di tutto il mondo moderno. Infatti dopo la fine del regno nabateo la città rosa (come viene anche riconosciuta Petra) rimase nell’ombra per secoli e venne riscoperta solamente circa duecento anni fa, nel 1812, da un giovane esploratore svizzero, Johann Ludwig Burckhardt.

La sua grande ambizione era quelle di scoprire la fonte del fiume Niger. Preparò la spedizione con cura, studiò l’arabo, la medicina, la chimica e l’astronomia, abituandosi a dormire all’aperto e nutrendosi solo di frutta e verdura. Voleva farsi passare per un musulmano, perciò studiò anche la legge coranica e la cultura islamica. Nel 1809 partì per Il Cairo, passando per la Siria, il Libano e la Palestina.

A dire il vero poi non arrivò mai nell’Africa occidentale e al grande fiume Niger, infatti durante il tragitto venne a conoscenza di un’antica città meravigliosa, dimenticata da tutti e temuta dai beduini locali, nascosta tra le montagne impenetrabili. Questa leggenda lo incuriosì a tal punto da organizzare una ricerca. Assunse una guida locale e come motivazione per giustificare il viaggio finse di voler sacrificare una capra in onore di Aronne, fratello di Mosè, essendo la valle vicina alla presunta tomba.

Partì da Damasco in direzione di Aqaba, costeggiando il Mar Morto. A due giorni di cavallo dalla costa, trovò lo stretto passaggio che lo portò all’interno del canyon, proprio dove sorgeva la città di Petra. Burckhardt capì subito l’importanza della sua scoperta, ma dovette mantenere il silenzio per evitare che la popolazione lo accusasse di essere un infedele e solo un ricercatore a caccia di tesori. Eseguì quindi il sacrificio della sfortunata capra e rientrò.

Raccontò poi la scoperta in un suo diario di viaggio pubblicato nel 1822.

Oggi Petra è uno dei siti archeologici più frequentati al mondo e la sua visita, dal percorrere il Siq fino alla salita al Monastero è un’esperienza indimenticabile e da fare almeno una volta nella vita.