RUSSIA – è ufficiale: dal 1 gennaio 2021 è un vigore l’e-VISA per i cittadini italiani

RUSSIA – è ufficiale: dal 1 gennaio 2021 è un vigore l’e-VISA per i cittadini italiani

Russia Siberia Visti

Dal 1° gennaio 2021, i cittadini 52 stati esteri, tra cui l’Italia, potranno entrare in Russia con il visto elettronico.

Il visto turistico avrà una validità di 60 giorni per una permanenza massima di 16 giorni, sia per viaggi di piacere (leisure) che per affari (business)

La procedura semplificata è riportata (in inglese) nel sito dell’Agenzia Federale per il Turismo della Russia .

Prima di tutto occorre compilare il formulario di richiesta (link) prevedendo l’upload della copia in formato digitale del passaporto (con validità residua di 6 mesi dalla data di rientro e avere 2 pagine libere per i timbri di entrata/uscita alla dogana) e di una foto-tessera in formato digitale, oltre che al pagamento di una fee di USD 40 (bambini fino a 6 anni gratuiti)

Dopodiché, il rilascio dell’e-visa avverrà entro 4 giorni, che dovrà essere stampato ed esibito al check-in e all’ufficio doganale insieme al passaporto.

(attualmente, per le questioni legate alle restrizioni dovute al Covid-19, il rilascio del visto elettronico è sospeso, ndr.)

Secondo quanto riportato dal sito, non sarà più necessario la Lettera di Invito e sarà valido su tutto il territorio della Russia, ampliando quindi di fatto quando già avveniva per i cittadini italiani per i territori di San Pietroburgo e Kaliningrad.

ALTAI (Siberia Occidentale) – Gli Idoli di pietra

ALTAI (Siberia Occidentale) – Gli Idoli di pietra

Regione dell'Altai Siberia

Le Stele di Kurgan (spesso chiamate “balbal” o” idoli”) furono spesso menzionate dai ricercatori dell’Altai del XVIII-XIX secolo. Molti di loro avevano facce di origini mongole scolpite nella pietra.

I recinti funerari scoperti e i kurgan furono chiamati “tombe di Chud” dopo la leggenda diffusa di un’antica tribù di Chud. Successivamente, misteriose iscrizioni rupestri furono trovate scolpite in linee sottili con uno strumento appuntito. Sono stati scoperti anche altri oggetti tra cui forni per la fusione del ferro. Ci è voluto del tempo per studiare i siti menzionati in dettaglio e attribuirli a una cultura archeologica comune denominata Cultura Turkic.

A metà del primo I° d.C., ci furono diversi sviluppi in Altai che cambiarono radicalmente il corso della storia del continente eurasiatico. Nel 460 d.C, 500 famiglie Ashina furono reinsediate con la forza dal Turkestan orientale ai monti Altai. Queste famiglie possedevano un segreto della produzione del ferro.

La leggenda narra che queste tribù siano state distrutte dalle tribù vicine e che solo un ragazzo sia sopravvissuto, al quale furono amputate le gambe. Fu una femmina di lupo a salvarlo e curarlo. Si narra anche che questa lupa, ritiratasi in una grotta, rimase incitna del ragazzo e che diede alla luce dieci figli. Una di questi era Ashina, una guerriera potente e galante. I suoi discendenti vennero in Altai e riuscirono a unire la gente del posto per diventare il nucleo di un nuovo gruppo etno-culturale che si fece chiamare popolo “Turkic”. Il popolo turkic era per lo più guerriero. Abili fabbri, producevano armi e armature ottenendo importanti vantaggi bellici sui loro nemici.

Il popolo turkic fu il primo popolo in Siberia a sviluppare e utilizzare ampiamente la scrittura (VII secolo d.C.). Simile a quello nordica, la scrittura era chiamato runico. Più di 90 testi runici sono stati rinvenuti in Altai.

 

Credit: Pavel Filatov ph.

SIBERIA Occidentale – La Repubblica di Altai

SIBERIA Occidentale – La Repubblica di Altai

Regione dell'Altai Siberia

La Russia, il più grande paese al mondo, conserva in alcune regione remote un fascino d’altri tempi e qualcosa di misterioso e sorprendente. La Russia Asiatica ha da sempre attratto esploratori ed avventurieri e ancora oggi non è una meta preda del turismo di massa, nonostante offra innumerevoli opportunità, comprese quella di scoprire le diverse popolazioni native che lo abitano oppure diversi parchi nazionali protetti o siti patrimonio mondiale dell’UNESCO.

I Monti Altay – ed in generale tutto il territorio dell’omonima Repubblica – sono a tutti gli effetti un gioiello della  natura, una specie di shangrli-la dell’Asia Centrale, meta di un turismo ecosostenibile ed alla ricerca di esperienze uniche e rare.

Il paesaggio di questa regione che spazia dalla steppa alla taiga, dai ghiacciai al semi-deserto ed è caratterizzato da più di 7000 tra laghi, fiumi impetuosi, è la perfetta cornice per favolose escursioni , attività sportive come il rafting o il trekking o più semplicemente per chi ama fotografare incontaminati territori.