Forse non tutti sanno che il Marocco è stato il set di numerosi Kolossal…

Forse non tutti sanno che il Marocco è stato il set di numerosi Kolossal…

Marocco Marrakech

L’amore tra il Marocco ed il Cinema nasce con la nascita del cinematografo: si dice che già fin dal lontano 1896 Louis e Auguste Lumière si siano recati diverse volte in Marocco per riprendere momenti di vita quotidiana.

Non è quindi un caso che si sia sviluppato un connubio molto forte tra produttori cinematografici, attratti da nuovi “Studios” e da molteplici opportunità che questi offrono, e il territorio stesso, particolarmente evocativo per ambientazioni che spesso esulano dal contesto stesso del paesaggio.

Le numerose pellicole girate rendono il Marocco molto familiare al mondo intero, instillando una immagine molto gradita, avvolgente ed esotica nei viaggiatori che sognano di rivivere le avventure sognate ed ammirate nei film con possibili viaggi, ricchi di forti emozioni.

Presso gli “Studios” di Ouarzazate, tutt’ora attivi e con ambientazioni sceniche ancora in essere, si possono rivivere ancora numerosi set di film di successo: Kundun, Il Gladiatore, Otello, La Mummia – Il Ritorno, Il Gioiello del Nilo, Asterix & Obelix: Mission Cleopatra

: nonostante la loro location fosse altrove, sono stati quasi interamente girati qui.

Non mancano poi pellicole ambientate in Marocco che assumono spesso un connotato proprio come “esperienza di viaggio” in queste terre, con una componente “on the road” o la ricerca di un “altrove”. Basti pensare a Marrakech Express, Un Tè nel Deserto, Un Treno per Marrakech.

Esistono poi altri film molto evocativi e che hanno contribuito ad accrescere una dimensione mistica ed esotica alla destinazione, ma che tuttavia non sono stati interamente girati in Marocco. A partire dal celebre Casablanca, passando per Il Vento e il Leone, L’Uomo che sapeva troppo, Avventura al Marocco
Interessante e di qualità, anche se meno conosciuta dal grande pubblico, la produzione nazionale, con i suoi produttori e registi emigrati in Francia.

Molte città (e anche luoghi turistici più o meno noti) possono vantare di aver ospitato scene di moltissimi film internazionali, anche di recente produzione. Ad esempio: presso la Kasbah di Ait Ben Haddou, oltre ad alcuni dei film sopracitati: Gesù di Nazareth, 007: Zona pericolo, Lawrence d’Arabia, Alexander; a Meknes: il Gioiello del Nilo; a Tangeri: The Bourne Ultimatum; a Essaouira: Otello, Last Minute Marocco, a Rabat: Black Hawk Down, Il Pane Nudo; a Erfoud: I Giardini dell’Eden, a Marrakech: Alexander, La Casa sulle nuvole, Marrakech Express, Last minute Marocco

Il “cine-turismo” è una nuova frontiera per scoprire il Marocco, soprattutto se sarà in grado di entrare in contatto con la cultura locale con una logica di rispetto e sostenibilità. E’ certo però che i turisti non potranno non meravigliarsi del perchè il grande schermo ha scelto il Marocco con i sui splendidi panorami naturali come ambientazione scenica dei propri film.

 

 

 

 

Tardo inverno: è il momento perfetto per visitare Marrakech tra nuove aperture e gradevoli temperature…

Tardo inverno: è il momento perfetto per visitare Marrakech tra nuove aperture e gradevoli temperature…

Marocco Marrakech

Questo è il momento migliore per visitare Marrakech,  poiché le giornate iniziano ad essere soleggiate come la nostra primavera e le notti ancora fredde e riscaldate dal calore dei  suggestivi  fuochi dei camini.  Ora che le vacanze di Natale sono finite e l’affluenza di turisti va  scemando,  la Medina e i  due nuovi musei, il primo  in onore di Yves St Laurent e il secondo il Museo Mohammed VI della civiltà dell’acqua in Marocco sono perfetti per essere esplorati in modo indisturbato in tutto il loro splendore, mentre i voli low cost e quelli della compagnia di bandiera arrivano a poche centinaia di Euro.

Il Museo dedicato ad Yves Saint Laurent è una struttura imponente che punta a diventare oggetto di pellegrinaggio turistico non solo per gli appassionati di moda.

Aperto subito dopo l’inaugurazione del  primomuseo parigino dedicato al celebre couturier, ha aperto i battenti aMarrakech lo scorso ottobre 2017, la   città amatissima dallo stilista che qui era solito trascorrere le sue vacanze. Entrambi i musei sono stati fortemente voluti da  Pierre Bergé, compagno e socio di Saint Laurent, scomparso recentemente. Il museo si articola in uno spazio di 4.000 metri quadri, che comprendono un’area espositiva permanente, una galleria per mostre temporanee, una biblioteca, un auditorium, una libreria e una caffetteria.  Il nuovo museo, che sorge non lontano dal Jardin Majorelle dove si trova la villa dello stilista  è stato curato dagli architetti dello studio KO con la supervisione della Fondazione Pierre Bergé-Yves Saint Laurent. L’esterno si presenta come un insieme di cubi frastagliati che richiamano la texture di un tessuto. L’interno è, invece, volutamente liscio, spoglio, luminoso quasi come se si trattasse davvero dell’interno e dell’esterno di un abito. Il museo ospita una collezione permanente di 5.000 abiti, 15.000 accessori di alta moda, oltre a migliaia di disegni.

La serie di inaugurazioni lo scorso fine anno è proseguita a Marrakech con l’apertura ufficiale del Museo Mohammed VI della civiltà dell’acqua in Marocco. Questo progetto mira a “introdurre il genio marocchino nella gestione dell’acqua e a far conoscere il ruolo storico degli Habous nella amministrazione delle acque”.

Il complesso museografico occupa un’area di 20.000 m² con spazi interni ed esterni. L’edificio ospita gallerie dedicate a mostre permanenti, uno spazio per esposizioni temporanee, sale per la formazione professionale, sale computer e un padiglione amministrativo. Oltre agli spazi verdi che circondano il museo, un parco con strutture collegate all’acqua sarà costruito nel prossimo futuro, vicino all’edificio.