NUOVE REGOLE POST COVID PER L’INGRESSO A MAURITIUS

NUOVE REGOLE POST COVID PER L’INGRESSO A MAURITIUS

Mauritius

Come riportato dal sito Viaggiare Sicuri, https://www.viaggiaresicuri.it/find-country/country/MUS che consigliamo sempre di consultare prima di intraprendere un viaggio all’estero, dal 20/1/2023 l’ingresso a Mauritius è consentito indistintamente a viaggiatori vaccinati e a non vaccinati, senza obbligo di presentazione di alcun certificato vaccinale, né del risultato negativo di un testo anti-Covid. Cade altresì l’obbligo – per i viaggiatori non vaccinati – di sottoporsi ad un periodo di isolamento fiduciario, una volta giunti a Mauritius.”

E’ tuttavia necessari, come anche riportato  indicato nel sito del governo di Mauritius, raggiungibile al link https://mauritiusnow.com/  ,  compilare direttamente online 72 ore prima della partenza il modulo “Mauritius All-in-One Travel Digital Form”, accessibile al link https://safemauritius.govmu.org/  .

Una volta compilati i campi richiesti, si genererà un file PDF con un codice QR che potrà essere presentato all’arrivo in aeroporto alle autorità mauriziane.

L’utilizzo della mascherina in loco non è più obbligatorio, tranne che all’interno delle strutture ospedaliere e dei centri sanitari – sia pubblici, sia privati – nelle case di riposo, nei centri per persone con disabilità e nei terminal passeggeri all’interno di aeroporti e di porti.

Proteggi le alghe delle Maldive, le “praterie del mare”

Proteggi le alghe delle Maldive, le “praterie del mare”

Maldive

L’atollo di Gaafu Alifu è ricco di vita marina, ospita oltre 1.200 specie di pesci e coralli, tra cui diverse specie di squali, tursiopi, tartarughe verdi, mante e aquile di mare, tra le altre specie insolite. Anche i giardini sottomarini segreti costituiscono una parte vitale di questo magnifico ecosistema marino; fornendo cibo, habitat e aree di asilo nido per numerose specie in via di estinzione. Queste praterie di fanerogame svolgono un ruolo importante nel mantenere sani i nostri oceani, assorbendo nutrienti e batteri e aiutando a mantenere pulita la nostra acqua di mare. Assorbe anche grandi quantità di anidride carbonica dall’acqua di mare circostante, contribuendo così a ridurre la velocità del cambiamento climatico. Le fanerogame marine aiutano a proteggere le nostre coste dalle tempeste e dalle maree in aumento perché le loro foglie sottraggono energia alle onde che colpiscono la costa e le loro radici fungono da ancora nella sabbia sottomarina.

In tutto il mondo, tuttavia, questo bellissimo e prezioso habitat di fanerogame si sta perdendo a un ritmo allarmante. In un impegno collaborativo per proteggere il delicato ecosistema della vita marina, The Residence Maldives fa parte dell’iniziativa “Protect Maldives Seagrass” lanciata dalla Blue Marine Foundation e dalla Maldive Underwater Initiative e approvata dal Ministero del Turismo delle Maldive.

Per saperne di più: http://www.maldivesresilientreefs.com/seagrass/

 

Kamchatka – Perché tutti la vogliono…?

Kamchatka – Perché tutti la vogliono…?

Kamchatka Russia

Tutti gli appassionati e giocatori di Risiko si sono posti questa domanda…

Giorni e notti passate al grido di “Kamchatka o morte!!” oppure “Ti attacco la Kamchatka!!”

Quindi perché tutti la vogliono?

Noi abbiamo la risposta, che abbiamo dato anche durante il nostro recente webinar.

Abbiamo scoperto il motivo che ci ha fatto passare così tanto tempo per cercare di conquistarla, ed è molto semplice: perché è fantastica, di una bellezza naturalistica mozzafiato ed è in assoluto uno dei luoghi più affascinanti del mondo.

La Kamchatka è una penisola russa, situata nell’estremo Oriente della Siberia. E’ lunga oltre 2.000 chilometri, grande come l’Italia e si affaccia sull’Oceano Pacifico, abitata da appena 300 mila persone concentrate per lo più in tre città nel sud.

Il territorio è selvaggio e montuoso, con oltre trenta vulcani attivi, ricco di foreste, laghi cristallini e torrenti dove risalgono i salmoni, geyser e centinaia di sorgenti termali.

La sua capitale, Petropavlosk-Kamchatsky, fu fondata nel 1740 dall’esploratore danese Vitus Bering (da cui il nome dello stretto omonimo che separa la Kamchatka dall’Alaska).

Al di fuori della città c’è il dominio incontrastato di flora e fauna: il territorio vanta, per l’appunto, un notevole numero di orsi giganti, pecore, falchi e granchi giganti.

Il protagonista di questa terra è l’orso bruno della Kamchatka. Sfiora i tre metri di altezza e raggiunge facilmente i 700 chili, tanto che i suoi esemplari più grossi contendono all’orso polare il titolo di carnivoro terrestre più grande del mondo. Viene evitato persino dalla tigre siberiana che quando lo incontra spesso ha la peggio. Si può contare un orso ogni 30 abitanti circa.

La Kamchatka è un vero e proprio santuario della natura grazie al suo territorio (quasi) interamente incontaminato, dove si ha chiara la percezione che a dettare legge non sia l’uomo.

Uomo che sta minacciando l’ecosistema con l’estrazione massiccia di gas e materie prime di cui è ricco il territorio, e caccia sconsiderata alle specie più caratteristiche e a rischio.

Quindi basta con gli attacchi alla Kamchatka e cerchiamo con un turismo responsabile ed eco-sostenibile di supportare questa meravigliosa terra nel preservare il suo fantastico ecosistema.

New-Entry nell’Academy Connection: la FORMAZIONE PROFESSIONALE si affianca alla Formazione di Prodotto

New-Entry nell’Academy Connection: la FORMAZIONE PROFESSIONALE si affianca alla Formazione di Prodotto

Academy Tourism Connection

Dopo aver implementato con successo la piattaforma di e.learning Academy Connection rivolta  alla formazione dei nostri prodotti, in questi mesi difficili abbiamo pensato di mettere a disposizione le nostre conoscenze per cercare di fornire il nostro aiuto alle agenzie di viaggi.

In collaborazione con Sekante Srl, azienda specializzata nel business coaching e formazione professionale, proponiamo oggi  corsi di specializzazione dedicati ad agenti di viaggio e professionisti del turismo. I corsi forniscono tutti gli strumenti più appropriati per affrontare “La Nuova Era” e le nuove sfide a cui saremo sottoposti  in occasione della ripartenza.

Insieme a Luca Fabbroni, titolare di Sekante, psicologo, business coach e profondo conoscitore del mondo del turismo, abbiamo messo a punto un corso composto da 5 moduli formativi   (acquistabili anche separatamente, ndr) per accompagnare  i professionisti del turismo attraverso una nuova ed avanzata attitudine mentale per meglio rispondere alle aspettative di un pubblico in costante evoluzione.

Nell’apposita sezione della ACADEMY CONNECTION    https://www.tourismconnection.it/academy/formazione-professionale/ potrete trovare un percorso formativo che parte dal nuovo atteggiamento mentale, il Mindset dinamico, per poi proseguire con l’allenamento necessario coadiuvati dai “cavalieri” fiducia e motivazione, arrivando  alla vendita strutturata attraverso la gestione del cliente con il suo sistema di influenze.

I singoli moduli sono stati strutturati con un’appropriata durata di ca. 30-40 minuti ad un prezzo promozionale  contenuto, soprattutto se acquistati tutti  in un’unica soluzione.

Con l’iscrizione, potrete sempre contare sull’assistenza di Luca tramite l’apposita messaggistica ed accedere  alla Academy Connection Community su Facebook per condividere con noi esperienze, dubbi o suggerimenti per la “Nuova Era” ed essere sempre aggiornati in merito a future iniziative.

Al termine, riceverete un “Attestato di Partecipazione”.

Buona formazione

EMIRATI ARABI UNITI – Missione spaziale “HOPE”

EMIRATI ARABI UNITI – Missione spaziale “HOPE”

Emirati Arabi

E’ arrivata da pochi giorni nell’orbita di Marte la missione dell’agenzia spaziale degli Emirati Arabi Uniti, con il beneaugurante nome di Hope (cioè speranza), una delle più grandi sfide della storia e una delle iniziative più audaci del Paese.

Hope è un “orbiter”, un satellite che per almeno un anno marziano (quasi due anni terrestri) studierà il clima, la meteorologia e la composizione atmosferica del pianeta rosso, in particolare i livelli di ossigeno e idrogeno.

E’ stata costruita presso il Laboratorio di fisica atmosferica e spaziale dell’Università del Colorado, e a differenza di altri rover che popolano la superficie rimarrà invece in orbita e studierà il pianeta dall’alto.

Per creare consapevolezza nel Paese su questo fatto importante è stato realizzato un evento alquanto inconsueto.

Alcuni giorni fa un fenomeno molto strano è apparso nel cielo sopra Dubai. I residenti del luogo sono rimasti sconcertati quando hanno visto due enormi oggetti celesti nel cielo notturno.

Dopo il succedersi delle più strane teorie scientifiche (e non solo…), il mistero è stato svelato: Phobos e Deimos, le due lune in orbita attorno a Marte, sono state proiettate nel cielo utilizzando una nuova tecnologia mai vista prima negli Emirati Arabi Uniti.

Due gru giganti da 100 metri e uno schermo avanzato da 40 metri sono stati utilizzati per far apparire realisticamente le lune nel cielo e visibili da lunghe distanze, con l’intento di illustrare ai residenti degli Emirati Arabi Uniti ciò che Hope sta catturando a 500 milioni di miglia di distanza.

Come primo passo verso la conquista dello spazio niente di meglio che portare le due lune di Marte sulla Terra.

 

 

GIORDANIA – Lawrence D’Arabia

GIORDANIA – Lawrence D’Arabia

Giordania

Uno dei personaggi più ricorrenti durante un viaggio in Giordania è senza dubbio Thomas Edward Lawrence, meglio conosciuto come Lawrence d’Arabia.

Nato in Galles nel 1888, già dai tempi del college intraprese diversi viaggi in Medio Oriente, visitando la Palestina, la Giordania, la Siria e l’Egitto. Nel 1914 venne arruolato al servizio cartografico dell’esercito inglese in Egitto, per poi passare all’intelligence militare e politica.
Il suo principale incarico fu quello di occuparsi dei rapporti con gli Arabi come ufficiale dei servizi segreti britannici ma nel 1916 dopo essere entrato in stretto contatto con il principe arabo Faysal come ufficiale di collegamento, prese a operare con l’incarico di fomentare la Rivolta Araba contro gli occupanti turchi, alleati con i Tedeschi.

La prima importante vittoria, Lawrence la conseguì il 6 luglio 1917 con la conquista del porto di Aqaba, sul Mar Rosso. La sua base operativa da cui partì con la spedizione fu il deserto del Wadi Rum.
Nel dicembre 1917, diventato ormai per tutti “Lawrence d’Arabia” e al comando del contingente arabo, partecipò all’ingresso trionfale delle forze anglo-arabe a Gerusalemme e successivamente alla conquista di Damasco nell’ottobre 1918 insieme al generale Allenby, capo delle forze britanniche in Medio Oriente.
Questa fu la sua ultima operazione importante, infatti nel dopoguerra Lawrence visse un periodo di inquietudine. In effetti oltre ad aver combattuto con grande fierezza e aver conquistato la fiducia degli arabi, un po’ ambiguamente seguì allo stesso tempo gli ordini del comando britannico.

Ebbe quindi forti sensi di colpa quando alla Conferenza di pace di Parigi nel 1919, il Medio Oriente e i popoli arabi vennero messi ai propri servizi da Inglesi e Francesi.

Era anche un personaggio molto orgoglioso e ambizioso e con il desiderio di diffondere il proprio mito, nel 1919 Lawrence aveva iniziato a stendere le sue memorie di guerra, che vennero pubblicate nel 1926 con il titolo “I sette pilastri della saggezza”.

Morì nel 1935 a causa di un grave e ancora misterioso incidente motociclistico.