GIORDANIA – Lawrence D’Arabia

GIORDANIA – Lawrence D’Arabia

Uno dei personaggi più ricorrenti durante un viaggio in Giordania è senza dubbio Thomas Edward Lawrence, meglio conosciuto come Lawrence d’Arabia.

Nato in Galles nel 1888, già dai tempi del college intraprese diversi viaggi in Medio Oriente, visitando la Palestina, la Giordania, la Siria e l’Egitto. Nel 1914 venne arruolato al servizio cartografico dell’esercito inglese in Egitto, per poi passare all’intelligence militare e politica.
Il suo principale incarico fu quello di occuparsi dei rapporti con gli Arabi come ufficiale dei servizi segreti britannici ma nel 1916 dopo essere entrato in stretto contatto con il principe arabo Faysal come ufficiale di collegamento, prese a operare con l’incarico di fomentare la Rivolta Araba contro gli occupanti turchi, alleati con i Tedeschi.

La prima importante vittoria, Lawrence la conseguì il 6 luglio 1917 con la conquista del porto di Aqaba, sul Mar Rosso. La sua base operativa da cui partì con la spedizione fu il deserto del Wadi Rum.
Nel dicembre 1917, diventato ormai per tutti “Lawrence d’Arabia” e al comando del contingente arabo, partecipò all’ingresso trionfale delle forze anglo-arabe a Gerusalemme e successivamente alla conquista di Damasco nell’ottobre 1918 insieme al generale Allenby, capo delle forze britanniche in Medio Oriente.
Questa fu la sua ultima operazione importante, infatti nel dopoguerra Lawrence visse un periodo di inquietudine. In effetti oltre ad aver combattuto con grande fierezza e aver conquistato la fiducia degli arabi, un po’ ambiguamente seguì allo stesso tempo gli ordini del comando britannico.

Ebbe quindi forti sensi di colpa quando alla Conferenza di pace di Parigi nel 1919, il Medio Oriente e i popoli arabi vennero messi ai propri servizi da Inglesi e Francesi.

Era anche un personaggio molto orgoglioso e ambizioso e con il desiderio di diffondere il proprio mito, nel 1919 Lawrence aveva iniziato a stendere le sue memorie di guerra, che vennero pubblicate nel 1926 con il titolo “I sette pilastri della saggezza”.

Morì nel 1935 a causa di un grave e ancora misterioso incidente motociclistico.

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