[:it]La celebre guida turistica Lonely Planet ha appena pubblicato la classifica delle dieci città da visitare nel 2019, e la città imperiale di Meknès è al 10 ° posto.
Il sultano guerrafondaio che nel 1672 trasferì la capitale del Marocco a Meknès si rivolterebbe nella tomba se sapesse che la città accoglie oggi ben pochi visitatori in confronto a Fès e Marrakech. Moulay Ismail saccheggiò i palazzi di Marrakech e le rovine romane di Volubilis per procurarsi la pietra e il marmo con cui costruire le massicce fortificazioni che ancora oggi racchiudono la città, i magazzini sotterranei per le scorte alimentari e una magnifica bab (porta) per eclissare perfino la Porta Blu di Fès. Nel cuore della città, l’elaborato mausoleo di Ismail è un tesoro nazionale, uscito nel 2018 da un restauro durato due anni, che offre ai viaggiatori un motivo in più per visitare questa città sottovalutata.[:en]The famous tourist guide Lonely Planet has just published the ranking of the ten cities to visit in 2019, and the imperial city of Meknès is in 10th place.
The warrior sultan who in 1672 moved the capital of Morocco to Meknès would turn in his grave if he knew that today the city receives few visitors compared to Fès and Marrakech. Moulay Ismail sacked the palaces of Marrakech and the Roman ruins of Volubilis to obtain the stone and the marble with which to build the massive fortifications that still enclose the city, the underground warehouses for food supplies and a magnificent bab (door) to even eclipse the Blue Door of Fès. In the heart of the city, the elaborate mausoleum of Ismail is a national treasure, released in 2018 by a two-year restoration, which offers travelers one more reason to visit this underrated city.[:]
